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La Torre Civica (Gradski toranj), uno dei simboli di Rijeka, in origine altro non era che una tipica torre circolare di passaggio attraverso cui si accedeva alla città fortificata. Ancora oggi domina la parte centrale del Korzo, sebbene nel tempo sia stata sovrastata da edifici costruiti successivamente. Fu eretta nel Medioevo, probabilmente sulle fondamenta di altre porte tardoantiche che dal litorale conducevano alla città. Nella parte bassa della facciata anteriore sono visibili alcune tracce barocche, che spiccano nei ricchi decori del portale, nello stemma imperiale scolpito nella pietra e nel rilievo raffigurante gli imperatori d’Austria Leopoldo e Carlo VI. Rijeka nutriva infatti nei loro confronti una particolare ammirazione in virtù dell’impronta marinaresca che avevano dato alla politica statale della corte austriaca.

Uno stemma della città di Rijeka è scolpito nell’altorilievo situato sotto l’orologio della Torre Civica. L’imperatore Leopoldo I d’Asburgo lo conferì alla città nel 1659. L'aquila di Rijeka ha da allora preso il posto di San Vito, il tradizionale patrono medievale, nei documenti ufficiali. Dal punto di vista dell'araldica, le teste dell'aquila bicefala di Rijeka guardano stranamente nella stessa direzione. L'aquila regge tra gli artigli un'urna che versa acqua perenne che pare rappresenti la lealtà illimitata della città verso l’imperatore austriaco. Questa “inesauribilità", elemento integrante dello stemma, verrebbe confermata anche dal motto INDEFICIENTER, inciso per l’occasione in uno speciale latino.